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Il segmento testuale Poggio Bustone è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 168

Brano: [...]ù frequenti divennero gli scontri con i nazifascisti e le relative rappresaglie. Il 28.1.1944 alcuni partigiani vennero a conflitto con militari tedeschi presso Corvaro e, l’indomani, l’intero paese fu saccheggiato da un centinaio di nazifascisti che, inoltre, uccisero il giovane Loreto Franchi II 2 marzo un nucleo partigiano disarmò il presidio repubblichino di Rivodutri. Il giorno successivo fu la volta del presidio fascista e della caserma di Poggio Bustone. Circa due settimane più tardi, una squadra della futura Brigata “ Gramsci ”, con l’aiuto della popolazione di Poggio Bustone, fronteggiò l'attacco di una colonna di circa duecento nazifascisti, giunta sul luogo al comando del questore di Rieti. A Poggio Mirteto, la formazione D’Èrcole, rafforzata da elementi comunisti, al co

mando di Ennio Melchiorre e Aleide Monici assunse il nome uD’ErcoleStalin”.

La strage di Leonessa

Il 16.3.1944 la Brigata “Gramsci” proclamò che, avendo liberato « il territorio di Leonessa e San Pancrazio con i limiti di Rivodutri, Poggio Bustone, Castiglion di Arrone », ne assumeva di fronte ai cittadini la responsabilità militare, politica e amministrativa. Fu, quella, una delle prime “zone libere” create in Italia durante l'occupazione tedesca, ma poche settimane dopo si ebbe la reazione nazifascista: il 30 marzo iniziò un rastrellamento che, durante la settimana di Pasqua del

1944, seminò morte e distruzione in diversi comuni reatini.

Rivodutri fu il primo centro saccheggiato, cinque persone vi furono uccise e numerosi lavoratori deportati. Seguirono Cepparo, Castel di Torà, Borbona e altri paesi. A Poggio Bustone, assediata[...]

[...]a, una delle prime “zone libere” create in Italia durante l'occupazione tedesca, ma poche settimane dopo si ebbe la reazione nazifascista: il 30 marzo iniziò un rastrellamento che, durante la settimana di Pasqua del

1944, seminò morte e distruzione in diversi comuni reatini.

Rivodutri fu il primo centro saccheggiato, cinque persone vi furono uccise e numerosi lavoratori deportati. Seguirono Cepparo, Castel di Torà, Borbona e altri paesi. A Poggio Bustone, assediata e cannoneggiata, vennero fucilati due giovani partigiani e l'abitato fu dato alle fiamme, mentre la popolazione cercava riparo verso Rieti. Il 2 aprile fu la volta di Morro Reatino e 19 dei suoi abitanti vennero uccisi dai nazifascisti in varie località del comune.

Nel territorio liberato dai partigiani fu inviata un’intera Divisione tedesca. Leonessa (v.) venne assediata e in parte incendiata. Il 4 aprile, nella frazione di Cumulata, in seguito alla delazione di una donna, vennero uccise 13 persone compreso il fratello della delatrice. Quest’ultima condusse poi i tedeschi in lo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 475

Brano: Cascine, Le

La « zona libera » dì Cascia

territorio liberato: « Con la liberazione di Leonessa, Poggio Bustone, Albaneto e le rispettive frazioni, la Brigata garibaldina "Antonio Gramsci ” ha liberato circa 1.000 kmq di territorio. Migliaia e migliaia di la* voratori sono stati liberati dalla schiavitù nazifascista. Questo Comando, mentre Invita i cittadini a collaborare con i partigiani per le necessità delle popolazioni locali, rende noto che da oggi 16.3.1944, il territorio di Leonessa e di S. Pancrazio (Narni), con i limiti di Rivodutri, Poggio Bustone, Albaneto, Castiglione di Arrone è considerato staccato da Rieti, Terni e Perugia, città dominate ancora dai nazifascisti, ed unito al territorio di Cascia, Norcia, Monteleone. Per conseguenza, la Brigata garibaldina "Gramsci ”, unica autorità esistente in detto territorio, che degnamente rappresenta la nuova Italia democratica, assume la responsabilità di fronte ai cittadini, militarmente, politicamente e amministrativamente.

I cittadini per le loro necessità sono invitati a rivolgersi ai rispettivi comuni e al Comando della brigata sito all’Albergo Italia di Cascia ».

I tedeschi passa[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Poggio Bustone, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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